«Con le mie storie vorrei far vivere meglio le persone»

Stefano Massini, scrittore e drammaturgo italiano, presenza fissa su La7 ed una delle importanti firme di Repubblica, è stato il primo autore teatrale italiano ad aver vinto, lo scorso giugno, un Tony Award, l’Oscar del Teatro e del Musical di Broadway. Lo abbiamo incontrato alla a Jesolo Libri, la rassegna di incontri con gli autori di piazza Marconi.

Com’è nata la tua passione per i racconti?

«Ho sempre avuto la passione di raccontare. Fin da bambino, quando tornavo a casa e mi piaceva raccontare ai miei genitori cos’era successo nel tragitto scuola-casa. Ad esempio, se sentivo litigare in un appartamento, tutti proseguivano dritto, io mi fermavo ad osservare la scena per poi raccontarla».

Hai trionfato ai Tony Awards: cos’hai provato?

«E’ stata una grande emozione, anche perché è un premio parecchio difficile da ricevere per uno straniero. Mi ha colpito molto la reazione che questo riconoscimento ha avuto, poi, al mio rientro in Italia: la gente mi fermava per strada per farmi i complimenti. Questo è dovuto anche alle mie partecipazioni in televisione, le persone mi riconoscono; all’estero la situazione è un po’ diversa, forse più pura!».

Cosa piace secondo te alla gente delle tue opere?

«Penso che alle persone piaccia sentire le storie che le aiutino a stare meglio».

C’è una storia che vorresti un giorno scrivere e fare rappresentare sul palco?

«Ce ne sono! Il mio nemico, però, è il tempo. Mi piacerebbe scrivere quelle storie che vorrei sentirmi raccontare io».

Il miglior complimento che hai ricevuto che ricordi con piacere?

«Quando sono andato a fare visita in una comunità di recupero, c’erano ragazzi con dipendenze di ogni tipo e una di loro, prima che la salutassi, mi disse “Grazie. Mi sei servito!”. Ecco, l’essere servito a qualcuno è stato un complimento che mi ha emozionato».

Ti piace il mare?

«Molto! Il mare fa parte della mia formazione, ma non il mare che frequentano tutti, intendo quello più nascosto. Venendo qui in macchina osservavo il paesaggio che avete qui attorno, i lembi di terra e acqua, la laguna, ecco questo è il mare che mi piace».

Nei tuoi viaggi cosa non può mancare mai nella valigia?

«Bella domanda! Di sicuro le foto. Una volta mi portavo via gli album e la macchina fotografica, adesso mi basta il telefono».

Quando non scrivi cosa ti piace fare?

«Mi piace tenermi in forma. La testa impegnata richiede un corpo allenato».

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