È Equilium in Festa

Una festa che richiama al passato, a quando l’area era conosciuta con il nome di Equilium. Per questo la tradizionale festa del Patrono, uno dei momenti di maggiore coinvolgimento comunitario, da quest’anno cambia nome, modificandolo pensando alla nostra storia. Ecco, dunque, che nasce “Equilium in Festa”. E’ il nuovo contenitore di eventi per la festa del Patrono che avrà il suo momento clou, come vuole la tradizione, sabato 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista.

Sarà allestita, oltre a tutto ciò che è strettamente legato all’aspetto religioso, una programmazione che celebra la storia del territorio con un serie di eventi che si terranno dal 17 al 25 giugno e che faranno da grande richiamo per tutti i residenti e per gli ospiti presenti in città, che metteranno assieme momenti sacri, eventi musicali, culturali e di intrattenimento.

Sbirciamo tra gli eventi

Il via agli eventi avverrà con il concerto della Fanfara dei Bersaglieri la sera del 17 giugno, in piazza I Maggio. Tra i momenti più attesi, la sera di giovedì 22 con la Cena delle Contrade: i comitati delle le parrocchie di Jesolo Paese, Passarella, Ca’ Fornera, piazza Milano e Cortellazzo cucineranno piatti della tradizione, mentre una giuria voterà i piatti migliori.
Dal 22 al 25 verrà allestita la mostra fotografica “La bonifica di Cavazuccherina” in via Zuccarini e, dal 23 al 24, un mercatino dell’artigianato in via Cesare Battisti. Naturalmente il clou dei festeggiamenti si terrà il 24 giugno, nel giorno del Patrono.

Alle 14.30 il Palio Remiero sul Sile, a seguire il corteo acqueo (ore 17.30) con affidamento della città alla Regina Mundi, poi la processione fino alla chiesa di San Giovanni Battista con la messa alle 18.30 presieduta Fra Marco Moroni, custode del Sacro Convento di San Francesco d’Assisi. Alle ore 21 festa in centro storico con l’Aurora wind band in piazza della Repubblica. Alle 22.30 il tradizionale spettacolo con i fuochi d’artificio lanciati dalle rive del Sile.

Da Equilo a Jesolo

La prima notizia sicura che Equilo è sede vescovile risale all’864, mentre la costruzione della cattedrale di Santa Maria Maggiore (località Antiche Mura, dove oggi sono visibili i resti, risale al 1090-1095). Nel XIII ad Equilo vi sono quattro parrocchie dedicate a San Martino, San Tommaso, San Salvatore e San Giovanni Battista: quest’ultima è anche il battistero della vicina cattedrale. Le condizioni ambientali (palude) sanitarie e la devastazione del litorale causata dalle guerre tra veneziani e genovesi portano alla decadenza di Equilo. Nel 1466 Papa Paolo II sopprime la diocesi di Equilo e il suo territorio passa sotto la giurisdizione del Patriarcato di Venezia. Equilo cerca di risollevarsi.

I nobili Soranzo, costruiscono la chiesa e la casa canonica ad Equilo (nei pressi dell’attuale piazza Fanti del Mare) e chiedono al Patriarca di Venezia Donà l’istituzione della parrocchia di San Giovanni Battista. Il decreto di Istituzione fu firmato il 13 gennaio 1495. Il primo parroco è don Ludovico Rubeo. La parrocchia di San Giovanni Battista comprendeva inizialmente anche le terre della soppressa diocesi di Eraclea mentre, nel 1728, la parrocchia di San Giovanni Battista viene divisa: a Nord del Piave viene istituita la parrocchia di Eraclea mentre, nel 1930, con decreto reale del 28 agosto, Cavazuccherina diventa Jesolo. Dalla data della sua istituzione San Giovanni Battista è stata l’unica parrocchia di Jesolo.

(Fonte: Roberto Rugolotto “Jesolo, una storia, tante storie”, Ed. Cid – Venezia – 1994)

Una raccolta di offerte e farmaci per il Kenya

E’ iniziata la prima edizione della raccolta di farmaci e donazioni pro-Kenya organizzata dalla Farmacia Internazionale Jesolo del dottor Giuseppe Zorzetto assieme alla parrocchia San Giovanni Battista.  L’obiettivo è raccogliere farmaci e fondi da destinare a Ol Moran, la parrocchia del Kenya centrale fondata nel 1997 dalla Diocesi di Patriarcato di Venezia, dove i ragazzi di Jesolo, guidati da don Francesco Andrighetti, si recheranno a settembre proprio per portare un sostegno concreto in un ideale “lungomare del mondo”.

C’è necessità di antipiretici, analgesici, antinfiammatori, antimalarici, ma anche semplici cerotti, bende, garze, disinfettanti e molto altro. Si può scegliere di acquistare farmaci o dispositivi medici (con uno speciale sconto del 15%) e lasciarli in cassa ai farmacisti che provvederanno alla raccolta in un’apposita cesta, oppure si può donare l’equivalente in denaro nel salvadanaio presente in farmacia.

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