«Onorata tra le leggende»
Le emozioni di Deborah Compagnoni, la nuova stella del Lungomare di Jesolo
Cos’hai provato quando ti hanno detto che ti avrebbero intitolato un tratto di Lungomare a Jesolo?
«È stata una vera sorpresa e un piacere ricevere la notizia di intitolare un tratto di lungomare a Jesolo con il mio nome. Ho una pista da sci che porta il mio nome proprio a Santa Caterina Valfurva, il mio paese, ma con il mare non ho molto in comune, anche se mio nonno materno era veneziano. Lui sarebbe stato orgoglioso ancor più di me! Ed è un onore, per me, far parte di leggende, personaggi immensi nelle loro “imprese”».
Con il Lungomare delle Stelle sarai per sempre nella storia di Jesolo, ma con le tue medaglie sei una leggenda dello sport italiano e internazionale: cosa si prova?
«Un grande orgoglio che, forse, apprezzo più ora rispetto a quando gareggiavo, proprio perché sento di più il valore e l’importanza di questo riconoscimento associato alle mie medaglie».
Però mai come essere diventata un personaggio di Topolino…
«Durante la mia carriera agonistica ci sono state molte iniziative simpatiche e divertenti, tra le quali la storia che ho scritto per Topolino: “Paperino e la torta nevosa”. Ho anche dipinto e messo all’asta un quadro, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza».
Tornando alle medaglie, quale la tua vittoria più bella?
«Le mie vittorie le considero tutte belle perché le ho raggiunte in differenti momenti della mia carriera».
Quando ti sei sentita veramente la più forte di tutte?
«Non mi sono mai sentita la più forte, c’è sempre da imparare, sia come atleta allora, ma anche nella vita di adesso».
E quando, invece, temevi di non essere all’altezza?
«Temevo di non essere all’altezza certamente al rientro dopo i miei numerosi infortuni».
Quale il complimento più bello ricevuto e, se si può dire, da chi?
«Ho ricevuto un’infinità di complimenti: i più belli quelli della gente comune, dei bambini, delle mamme, dei nonni, dei miei tifosi in generale, degli sciatori e sportivi in generale, che mi hanno sostenuto e mi ringraziano non solo per le mie imprese, ma anche per come sono».
La famiglia, per la tua carriera, è sempre stata importante: cosa dire ai genitori che hanno i figli che iniziano a fare uno sport?
«La famiglia è sempre importante per un atleta perché, sicuramente, nel suo percorso non sempre va tutto liscio e il sostegno e l’appoggio sono essenziali se fatti in modo adeguato ed equilibrato. I genitori hanno un ruolo, gli allenatori un altro…».
Ed ai ragazzi?
«Di fare sport impegnandosi seriamente senza dimenticare però di divertirsi».
Cosa vuol dire essere Ambassador delle prossime Olimpiadi a Milano-Cortina 2026?
«Essere Ambassador e consulente delle Olimpiadi e Paralimpiadi 2026 è, per me, un onore ed un impegno per un territorio speciale, delicato e prezioso come quello della montagna, in parte anche casa mia. Mi occuperò principalmente di progetti legati alla sostenibilità ambientale».
Sei molto impegnata nel sociale, con varie iniziative: perché?
«Da sempre, anche quando ero atleta, è stato per me un dovere ed un piacere impegnarmi a favore dei più deboli. La scelta di aiutare chi ha più bisogno mi rende migliore e mi fa capire il valore della vita. Da 20 anni sono presidente di Sciare per la Vita, un’associazione di volontariato che si occupa prevalentemente di raccogliere fondi per la ricerca e la cura in ambito pediatrico, soprattutto per malattie ematologiche, e, da cinque anni, è nata anche Camminare per la Vita con sede a Treviso. Il 12 settembre ci sarà la Camminata a Treviso. Vi aspetto! https://camminareperlavita. it/».
Con il Lungomare delle Stelle aiuterai, grazie a Jesolo che ne è gemellata, la Città della Speranza…
«Ho deciso di devolvere il mio compenso a favore della Città della Speranza e, precisamente, per una borsa di studio di dottorato di ricerca sullo “studio dei meccanismi di disseminazione metastatica del Neuroblastoma attraverso lo sviluppo di modelli tumorali innovativi in 3D”, le responsabili del progetto sono la professoressa Antonella Viola e la professoressa Elisa Cimetta dell’università di Padova».
Lo sai, vero, che ora dovrai venire più spesso a Jesolo per passeggiare sul tuo Lungomare…
«Questa è l’occasione per conoscere meglio Jesolo. Ringrazio il sindaco Valerio Zoggia e la città tutta per avermi dato questa bella opportunità».
in collaborazione con Andrea Vidotti