Riprogettiamo il futuro del turismo
E’ con grande piacere che porto il saluto mio e di tutti i Veneti ai lettori di ViviJesolo – ospiti e residenti di questa nostra bella località balneare – in occasione di questo numero speciale di fine anno.
Parte 1
Parte 2
Un anno, quello che si sta concludendo, in cui si sono avvicendati sentimenti e situazioni altalenanti e contraddittori: dalla speranza e volontà di ripresa, al timore per una nuova ondata della pandemia che, però, siamo convinti di poter contrastare grazie al proseguire della campagna vaccinale e al senso di responsabilità della maggior parte dei nostri concittadini.
Jesolo è una delle più importanti destinazioni turistiche del Veneto e del nostro Paese e, non a caso, quest’anno ha ospitato due grandi eventi di caratura nazionale: il G20 Spiagge a settembre e la Destination Design Conference proprio nel mese di dicembre. Jesolo e l’intera costa veneta hanno contribuito in passato a fare grande anche turisticamente il nostro Veneto e oggi sono tra i protagonisti della ripartenza del turismo nella nostra Regione.

Con oltre 71 milioni dipresenze, il Veneto prima del Covid19 era (ed è), infatti, una delle regioni più rilevanti a livello europeo, con un tessuto imprenditoriale diffuso in modo capillare su tutto il territorio e un’offerta turistica che spazia dal mare alle città d’arte, dalla montagna estiva e invernale al lago, dalle terme ai parchi naturali. Il Veneto turistico è diventato quel che è grazie a ciò che l’uomo e la natura hanno lasciato in eredità a questo territorio e al ruolo operoso dei tanti imprenditori e operatori. Il Veneto è conosciuto nel mondo per le sue infinite destinazioni. I 9 siti riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità – ultimi in ordine di tempo le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e il ciclo degli affreschi del Trecento a Padova – arricchiscono una già importante offerta culturale e paesaggistica.
Dal punto di vista turistico ci siamo lasciati alle spalle una stagione estiva che in Veneto, come nel resto del Paese e dell’Europa, sembrava avesse dato una boccata di ossigeno alle nostre imprese. Stiamo vivendo ancora settimane difficili a causa della pandemia e, quindi, non possiamo abbassare la guardia. Quando tutto questo sarà passato – e, insieme, ne sono certo, ce la faremo – non potremo più guardare al prima della pandemia come unico metro di paragone. Il Covid19 ha accelerato ed evidenziato alcune criticità di un modello di sviluppo del turismo già presenti con riferimento alla sostenibilità ambientale, sociale e, in parte, anche economica.

Dobbiamo, pertanto, riprogettare il turismo a partire dalla necessaria capacità di rinnovare la nostra offerta in termini sempre più sostenibili, di valorizzare la cultura dell’accoglienza e dell’ospitalità e di organizzarci e promuoverci efficacemente, anche attraverso gli strumenti digitali.
Nelle prossime settimane saremo impegnati nell’affrontare alcuni temi importanti per il futuro e la sostenibilità del fenomeno turistico nel nostro Paese e in Veneto, quali l’utilizzo dei fondi UE Next Generation e la programmazione delle politiche di coesione 2021-2027.
Dobbiamo utilizzare bene queste risorse, con un’attenzione particolare alla rigenerazione delle attività turistiche, allo sviluppo e consolidamento di reti di imprese, alla sostenibilità delle destinazioni e alla digitalizzazione.
Sono certo che Jesolo sarà ancora una volta protagonista di questo cambiamento.
La laboriosità che ha sempre caratterizzato il popolo veneto, insieme alla solidarietà che ci contraddistingue nei momenti più difficili e alla capacità di innovazione che sappiamo sempre interpretare, ci consentono di guardare con speranza e fiducia al futuro e al nuovo anno che ormai si avvicina.
Con questa consapevolezza rivolgo a voi, alle vostre famiglie e a tutti i vostri cari, i migliori auguri per le prossime festività e per un più sereno 2022.