Un organo antico nel cuore della città
Costruito nel 1928, di recente restauro, a breve l’inaugurazione nella chiesa di piazza Trieste
È uno dei più grandi organi di Venezia. E si trova a Jesolo. Nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di piazza Trieste, per essere precisi. Edificio sacro che molti turisti già conoscono per i suoi straordinari affreschi realizzati dall’artista romeno contemporaneo Aurel Ionescu. L’organo era stato costruito da Vincenzo Mascioni nel 1928 e fino allo scorso anno, era collocato a Venezia, nella chiesa dei Frari, inizialmente dietro la Pala di Santa Maria Assunta del Tiziano.
Lo strumento, che conserva ancora tutte le sue 2000 canne, oltre all’aspetto spirituale della liturgia, permette l’esecuzione di concerti con un repertorio che può spaziare dal periodo romantico al contemporaneo e nonostante la trasformazione della trasmissione da pneumatica a elettrica, ha conservato i mantici, i somieri e i suoi originali tasti in osso ed ebano.
L’accordo tra le due parrocchie
Nell’autunno del 2021 le due parrocchie hanno sottoscritto un contratto di concessione gratuita con successivo intervento di restauro a carico della parrocchia jesolana. Di circa 200mila euro la spesa necessaria, in parte pagata dalla Cei con un contributo di 100mila euro, mentre la differenza sarà a carico della parrocchia e del Comune, rispettivamente con un finanziamento di 60 e 40mila euro.
Il restauro
L’organo è stato smontato nel 2018 per permettere il restauro completo della Pala e della cornice dell’Assunta. Di fatto non veniva più usato dalla chiesa veneziana, che ospita già altri due organi. Per questo è stato possibile la donazione alla parrocchia jesolana con un accordo siglato poco più di un anno fa, anche perché l’intelaiatura della stessa Pala andava a sbattere contro le canne. Il restauro è stato curato dalla storica ditta Zanin di Codroipo (Udine), specializzata, appunto, nel restauro di questi strumenti.
L’azienda ha seguito nel proprio stabilimento l’intera opera di sistemazione mentre, nei giorni scorsi, il maestro organaro Francesco Zanin ha completato l’accordamento. L’organo è stato riadattato alla nuova situazione e diviso in due parti: una nella Cappella di Sant’Antonio e l’altra in quella di Santa Maria Ausiliatrice, permettendo in questo modo di rispondere alla tradizione acustica del doppio coro veneziana. Durante il restauro è stato rifatto interamente il blocco elettrico, centraline comprese.
L’inaugurazione
Domenica 24 aprile, alle ore 10.30, si terrà la messa con il rito di benedizione durante la quale a suonare l’organo sarà lo jesolano Andrea Bozzato. Alle ore 16 della stessa giornata, si terrà il concerto di inaugurazione con il maestro Alessandro Bianchi. Attualmente è in fase di definizione un calendario composto da 7 concerti che si terranno da maggio a ottobre.