La magia del risveglio

La prima cosa che ci colpisce è la luce. Si respira un’aria nuova, una sorta di magia del risveglio. I pensieri cominciano a germogliare, anche quelli che erano rimasti in letargo durante l’inverno. La primavera ci porta a pensare alla possibilità di qualcosa di nuovo. Un piccolo cambiamento nel look, nel lavoro, nella propria casa, un qualcosa di nuovo nelle relazioni … Accettare nuove sfide è necessario per crescere. Non possiamo chiuderci al nuovo, magari per timore di uscire dalla nostra ZONA di COMFORT. Sapersi sorprendere è un’arte necessaria, altrimenti diventiamo pericolosamente algoritmi. E poi sapersi sorprendere ampia gli orizzonti, fa vedere nuove le cose che pensavamo ormai scontate e insegna a non fermare mai il nostro potenziale creativo. Non smettiamo di sognare, di avere aspettative, di andare oltre quello che abbiamo.

Non per cambiarlo. Quello che abbiamo spesso è perfetto così, dobbiamo solo imparare a goderne. Imparare ad apprezzare quello che si costruisce e per cui si dedicano energie è una sfida altrettanto importante che cambiare tutto. Fermiamoci ogni tanto a guardare quello che si ha. Rifletterci o anche solo prenderne atto, serve a capire quanto ci piace, quanto è veramente adatto a noi, quanto sia il caso di metterci le mani e renderlo migliore per noi o sorriderne soddisfatti per tutto il lavoro fatto fin qui. E poi ogni tanto diamoci una pacca sulle spalle e una spinta in avanti. Ma non possiamo riuscirci se non ci lasciamo dello spazio per i sogni, per pensare a chi siamo o vorremmo essere, per fantasticare, soli, in coppia, con amici, colleghi e figli su cosa si potrebbe diventare, su cosa si potrebbe fare.

La capacità di sognare va coltivata, prendiamo spunto dai bambini. E se non siamo mai stati capaci? Impariamo. Cominciamo a realizzare piccole cose che davvero vogliamo, piccoli cambiamenti che ci faranno rifiorire. Del resto, la primavera è la stagione dei sogni, della creatività, del costruire, sentire che tanto è possibile.

IL PREGIUDIZIO DI CONFERMA

È la tendenza a prediligere le informazioni che confermano le proprie convinzioni, scartando o ignorando le prove contrarie alle idee di partenza. È un bias cognitivo in base al quale si prediligono le informazioni che confermano le proprie tesi iniziali. Questo tipo di bias comporta la distorsione dell’informazione su più livelli: la raccolta, l’interpretazione ed il recupero delle informazioni dalla memoria.

Se si ha una convinzione si tende a ricercare e raccogliere tutti i dati che la supportano, rifiutando o sminuendo tutte le informazioni contrarie. Nel caso in cui le informazioni raccolte non siano congruenti con le proprie idee di partenza, esse possono essere scartate oppure interpretate in modo da sostenere e, addirittura, rafforzare i propri preconcetti.

È una psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale, mediatore familiare e terapeuta E.M.D.R. Svolge la libera professione presso il poliambulatorio POLIMEDICA, oltre all’attività di consulenza e terapia rivolta al singolo, coppia e famiglia, si occupa di formazione in collaborazione con Enti pubblici e privati. Si occupa anche di supervisione e coordinamento di strutture per l’infanzia 0-6 anni. Per scrivere a Petra Visentin: petravisentin@gmail.com

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