Il realismo digitale

Negli ultimi anni i social media sono stati dominati da immagini di vite apparentemente perfette: Influencer che mostrano viaggi da sogno, abiti firmati e stili di vita invidiabili. Coppie innamorate e inseparabili… forse.

Un disegno di vite perfette e mai in crisi, sogni a cui gli utenti si incollavano per cercare di uscire dalla normalità che, invece, pervade tutti, a prescindere dai follower. Sembra, però, analizzando i fenomeni dei più noti influencer ma anche di personalità più piccole, che si stia delineando un nuovo trend che mette al centro la realtà quotidiana, meno patinata e più autentica.

Fatta di normalità, di difficoltà, di semplicità.

Gli utenti sembrano desiderare una connessione più genuina, lontana dalle immagini patinate e spesso irraggiungibili.

Questa tendenza al “realismo” è nata come reazione all’iper-realtà dei social media, dove tutto appare troppo perfetto per essere vero. Le nuove generazioni, in particolare, stanno abbracciando e promuovendo contenuti che mostrano la vita così com’è, con tutti i suoi alti e bassi. Ciò riflette un desiderio crescente di autenticità e trasparenza, un bisogno di rappresentare la normalità piuttosto che un ideale inaccessibile.

Condividere debolezze e ansie sociali, ma anche brufoli sulla pelle senza per forza coprirsi con mille filtri, amicizie che non vanno a buon fine, successi che a volte possono anche essere insuccessi.

Questo trend del “realismo digitale” è promosso, prima di tutti, dai creator della nuova generazione che, com’è giusto che sia, rompe le regole del gioco e introduce un nuovo modo di raccontarsi.

Tra questi spicca una giovane ragazza romana, Marta Daddato. Conosciuta per i suoi video autentici e sinceri su TikTok e Instagram, Marta è diventata un simbolo di questa nuova ondata. I suoi contenuti mostrano momenti di vita quotidiana, dalle piccole gioie ai piccoli inconvenienti, creando un legame reale con il suo pubblico. Il suo successo dimostra che le persone cercano contenuti in cui potersi identificare, e grazie a un modo di comunicare diretto e efficace, trasmette chiaramente l’emozione dei suoi pensieri.

Video lunghi, senza montaggi o tecniche mirabolanti, ma semplicemente guidati da un flusso di coscienza che le permette di condividere gioie, ansie, paure e insicurezze della sua quotidianità.

Il crescente desiderio degli utenti di vedere rappresentazioni realistiche della vita quotidiana indica un cambiamento significativo nel modo in cui consumiamo e creiamo contenuti sui social media. Il mondo patinato degli influencer perfetti ha iniziato (forse) a stancare, e la ricerca di autenticità sta diventando la nuova norma. In un’epoca in cui la connessione e l’empatia sono più importanti che mai, il realismo nei social media potrebbe essere la chiave per costruire un dialogo più vero e significativo con il pubblico. Sarà davvero così?

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