Dove fare il bagno in sicurezza
La balneazione è sorvegliata fino a una distanza di 500 metri dalla costa, delimitata da una fila rossa di boe, oltre è pericoloso per il passaggio dalle barche, perciò, chi volesse nuotare al largo, deve avere con sé un pallone galleggiante con sagola non più lunga di 3 metri. Le acque sicure sono invece il limite ideale per i bambini e per i meno abili nel nuoto, perché il livello è basso e viene maggiormente controllato. E’ vietato fare il bagno nei canali di transito delle imbarcazioni, nei porti e nelle darsene, in prossimità delle foci dei fiumi, dei pennelli e dei moli.
Ricordiamo a tutti l’assoluto divieto di tuffarsi dai pontili, perché la profondità dell’acqua in quelle zone, anche con l’alta marea, è spesso inferiore ai 100 cm, per questo un tuffo può trasformarsi in una tragedia. Il forte urto sul fondale può causare danni alla colonna vertebrale, lesioni midollari gravi, danni irreversibili e altamente invalidanti. Per questo il comune di Jesolo, in collaborazione con l’ULSS4, ha realizzato la campagna di prevenzione infortuni dovuti ai tuffi dai pontili #nontuffarti non rovinarti la vita, che ora verrà rilanciata con testimonial Tania Cagnotto, considerata la più forte tuffatrice italiana di tutti i tempi.

Più sicurezza in spiaggia
Lungo l’arenile sono collocati dei punti di primo soccorso gestiti dalla società Ways srl, a seguito di un accordo con Jesolo Turismo. Con sede a Venezia, questa realtà fornisce servizi infermieristici professionali dalle 10.30 alle 18.30, quindi in via continuativa, tutti i giorni, compresi fine settimana e festivi.
Complessivamente i punti di primo soccorso sono sei: zona Faro, piazze Aurora, Brescia, Marconi, Milano e Pineta (in prossimità Merville).
Naturalmente l’intervento del personale di Ways srl rientra nelle limitazioni e le direttive emanate dalla Capitaneria di Porto e definita dal Comune. Oltre all’impiego di personale medico ed infermieristico con un’estensione oraria superiore agli anni scorsi e anche in via continuativa durante la pausa pranzo, la novità introdotta da Ways è il collegamento diretto con la Centrale Operativa Provinciale di Venezia (COP) al fine di diminuire le tempistiche di soccorso sull’arresto cardiaco.