I tesori che rendono desiderabile Jesolo

Sono nel Parco Fluviale dove è immerso il municipio. Sono le sei del mattino. Come di consueto, sto facendo la mia camminata. Sta sorgendo un bel sole. Una famigliola si sta facendo delle foto sotto i salici che impreziosiscono le rive del fiume. Poi si sposta sull’attracco dei natanti. Sull’acqua una coppia di cigni. Mi chiedono di scattare la foto. “E’ di Jesolo?”, mi chiedono. “Si, – rispondo – ci sono nato. Vedo che vi piace questo angolo di città”. “Voi ne avete di angoli meravigliosi. Due giorni fa abbiamo costeggiato il Piave sulla strada in direzione Cortellazzo. Ci sono scorci che riempiono l’anima.

Quando il fiume si tuffa in mare è una meraviglia. Ma voi ci siete abituati e forse non ci fate caso. Per noi che veniamo da un’area industriale del bresciano, sa cosa vuol dire fare un pieno di queste bellezze? Abbiamo un appartamento e veniamo qui a ricaricarci”. Li ringrazio per gli apprezzamenti. Ci salutiamo. Riprendo la mia camminata e cerco di osservare con occhi diversi il fiume, i cigni, la varietà delle piante del parco. Ascolto gli uccelli. Jesolo ha davvero tesori che spesso non apprezza. Eppure questi possono rendere ancora più desiderabile la nostra ospitalità.

Assessore poi vice sindaco per una decina d’anni, occupandosi di varie materie,tra cui cultura, turismo ed urbanistica. è stato fondatore e direttore de “La Voce di Jesolo”.

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