Cammin facendo incontri…“Queimada”
Un Barman rimane sempre un Barman, anche durante il Cammino per Santiago.
Sei curioso per lavoro-definizione e anche se non vuoi, se l’esperienza meravigliosa che stai facendo ti porta a pensare ad altre cose.
Rimani un bartender.
Quando in quelle poche occasioni ti concedi, magari quel giorno hai camminato per più di trenta chilometri e dopo esserti fatto una doccia controllato i piedi che, assieme alle ginocchia e gambe, ti devono sostenete per ottocento chilometri, decidi anzi è LEI che magari ti chiede: “ andiamo a mangiare e bere qualcosa? “
Quel qualcosa di diverso dal menù del pellegrino che trovi in tutto il tragitto che parte dalla Francia-Pirenei a Santiago di Compostela, che assieme alla colazione a base di pane del giorno prima, burro, marmellata e caffè con latte fanno parte integrante del Cammino.
Meraviglioso accompagnamento, ma ogni tanto ( molto poco ) ti concedi un lusso, entri nel primo bar-caffetteria-piccola cucina e decidi di mangiare e magari bere qualcosa di diverso.
Sei quasi arrivato, siamo quasi arrivati, siamo all’inizio della Galizia ti guardi attorno e scopri l’ORUJO.
Un distillato che vedi bere dai personaggi del posto, ovviamente chiedi cos’è? Tua moglie ti guarda perplessa come dire: “ ecco ci siamo adesso rompe le palle al barista di turno e finisce che qui ci passiamo le ore “ un semplice sguardo mi fa capire che è meglio ritornare dentro al percorso stabilito…mah.
Devo sapere e sopratutto vedo che con quel distillato ci fanno un drink!
L’ORUJO, mi spiega in ragazzo è molto simile alla nostra Grappa ma può essere anche un Brandy dipende come lo distillano, ma la cosa interessante è LA QUEIMADA.

La preparano in grandi recipienti di legno aperti
- ORUJO
- CHICCHI DI CAFFE’
- BUCCE DI LIMONE O ARANCE
- ZUCCHERO SEMOLATO
…una volta mescolato danno fuoco, per togliere un pò di alcol.
Mia moglie mi prende e mi porta fuori dal bar…si ritorna in ostello, domani cè la tappa che arriva a Sarria.
Però qualcosa di nuovo l’ho imparato!
