La Fèe Verte – La leggenda e la sua rinascita

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Un bicchiere d’Assenzio, non c’è niente di più poetico al mondo

Oscar Wilde

L’Assenzio divenne estremamente diffuso nella seconda metà dell’800 soprattutto in Francia visto il basso prezzo e, a causa dell’arrivo della fillossera (un insetto che intacca le radici) che colpì tutti i vigneti in Europa, lo si poteva trovare ovunque.

Ora 17, Heure Verte: l’ora verde era il momento del drink di colore verdolino.

Oggi abbiamo l’ora dell’arancione… Spritz!

La produzione di vino sostituita dall’Assenzio consentì di abbassare il prezzo del bicchiere e poter vendere, solo in Francia, 36 milioni di litri nel 1910.

Talmente diffuso in Europa che divenne, per le classi più povere, il modo per evadere dai problemi di lavoro.

L’Assenzio divenne illegale in Svizzera nel 1910, poi in Francia nel 1915 e, infine, in quasi tutto il mondo; era l’alcol più diffuso e divenne bersaglio per combattere l’alcolismo.

In Italia il divieto arrivò nel ‘39.

In una parte della Svizzera la produzione dell’Assenzio continuò in modo clandestino, talvolta per uso personale; questa categoria veniva chiamata La Bleue.

A partire dal 1992 l’Assenzio ritorna legale (limite del tujone – molecola che veniva considerata nociva).

Dal 2007 è tornato legale anche negli Stati Uniti. La leggenda, la fantasia, i Poeti Maledetti che ne narrano le sensazioni, il servizio con lo zucchero che poi viene flambato, portano l’Assenzio ad avere un’aurea di prodotto borderline. “Assenzio è l’afrodisiaco dell’io. La fatina verde che vive nell’Assenzio vuole la vostra anima”.

Beh, se lo dice il Conte Dracula!

L’Assenzio nell’arte!

Roberto Pellegrini. E' uno dei barman più esperti e noti d'Italia. Si dedica con grande passione alla formazione dei giovani. E' formatore Accademia delle Professioni.

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