L’origine del mito
Può essere che tutta la “fama” del Prosecco sia dovuta alla fantasia di un grande Barman?
Giuseppe Cipriani (il nonno) classe 1900, il paròn dell’Harry’s Bar di Venezia, mette assieme due prodotti veneti, la pesca bianca e il Prosecco… Nasce il Bellini Cocktail. Siamo a cavallo degli anni ‘50, nel Veneto di allora trovare la pesca bianca era semplicissimo: tutta la zona del trevigiano, Mogliano in testa e parte del litorale tra Jesolo e Cavallino-Treporti, ne produceva. Il Prosecco del tempo non è il Prosecco di oggi: più amabile, più rotondo e meno trasparente. Un colpo di genio! Un drink semplice bevuto da tutto il mondo, l’acidità della pesca bianca mitigata dalla quasi dolcezza del vino… la perfezione in due soli elementi… Oggi diremo a km0. Anche la preparazione ha il suo fascino, tutto passato a mano; ed ancora oggi si fa così nei posti quelli “giusti”, rigorosamente a mano.
Ne so qualcosa! Biennale di qualche anno fa, ero ancora al Caffè Florian, perciò prima del 1992. Il direttore di allora, Mr Biagini, mi telefona a casa, ero di chiusura: “Roberto abbiamo finito le pesche per il Bellini”. Non c’era bisogno di dire altro. Ho sbucciato e setacciato quella mattina tredici padelle di pesche bianche, le mie mani se lo ricordano ancora, non ho idea di quanti Bellini l’Harry’s servisse, io ho un dato certo delle giornate durante la Biennale al Gritti Palace: 300, 350 di media al giorno!
Non troppo tempo fa un produttore di Prosecco DOCG, durante un “FuoriVinitaly” ha pubblicamente ringraziato il Bellini, l’Harry’s Bar di Venezia, grazie alla sua fama, di essere stato l’ambasciatore del Prosecco nel mondo.
BELLINI
Contemporary Classics, IBA Cocktail
100 ml Prosecco
50 ml White Peach Puree