When I met you in the summer, Took my heart a beat sound
Quando ti ho incontrato in estate / hai fatto prendere un colpo al mio cuore
Calvin Harris è riuscito nella sua prima rima, un successo internazionale, di Summer descrivere perfettamente quello che succede a molti, io compreso, in estate quando conosci qualcuno che ti interessa, così tanto da “prendere un colpo al cuore”. Quante canzoni, film, poesie hanno avuto come spunto l’estate. Sembra quasi che l’essere umano sia ben disposto verso gli altri, alla conoscenza, all’amore durante il periodo più caldo dell’anno.
Che sia il sole?
Che sia il caldo?
Che siano i colori che indossiamo che ci rendono predisposti a…?
Sia quel che sia, ma lavorare a contatto con la gente nel periodo estivo mi è sempre piaciuto, anche se ero in giacca e cravatta, con o senza aria condizionata, mi piaceva. Anche il cliente-guest si comporta in maniera diversa, sembra più predisposto non solo nel bere che, ovviamente, sarà adatto alla stagione, perciò più fresco e, soprattutto, più lungo nella bevuta, ma sembra più “sorridente”. Come ogni estate che si rispetti con lo staff del bar predisponi il menù con, appunto, drink-cocktail-food più adatti. E’ stata l’estate del Moscow Mule, della Caipirinha, del Mojito ma sempre sarà l’estate del Gin Tonic e mai come di questi tempi.

Basta pensare che, sino ad una decina di anni fa, nella bottigliera anche del bar più importante trovavi, al massimo, una decina etichette di Gin diverse; oggi se vuoi essere cool ne devi avere almeno una quarantina per arrivare ai “maniaci” 300-400-500.. .piccola polemica, poi vendono le solite 10-20, però ci sono in bottigliera e fa cool-figo-immagine!
La tonica era sempre la stessa, quella con l’etichetta gialla, ma stavano arrivando da fuori parliamo sempre di dieci dodici anni fa, altre etichette, la Spagna ha fatto da apripista un tipo di Gin un tipo di Tonica.
Ero a Barcellona nel 2013 e si vedeva il carrellino con il brand ben esposto e con tanto di menù con scelta di… che girava per il bar e tu potevi scegliere questo o quello GT.
La cosa interessante, oltre all’idea, era la spiegazione da parte del Barman che ti raccontava, in poche parole, quello che poteva essere il gusto del GT che avevi chiesto.
Rendeva più interessante, oltre alla miscelazione, la conoscenza del prodotto; non potevi non sapere.
L’anno dopo, in aeroporto a Berlino, avevano predisposto un casco tipo da palombaro dove, una volta indossato, annusavi gli aromi delle botaniche che creavano quello che ha cambiato con una fetta di cocomero l’idea di Gin fino a quel momento.
Chi è bravo oggi, parlo dei Bartender, vende il GT come “medicinale”, nell’acqua tonica c’è il chinino e il Gin a bassa gradazione nasce come tonico. Ovviamente è una battuta, però…
Quello che al banco di un bar era facoltà solo per il Cocktail Martini, lo miscelavi come un sarto fa per un abito… su misura.
Oggi, finalmente tutti hanno capito che il cocktail sì è una ricetta ma va adattata al cliente e, soprattutto, visto che il Gin è in questo momento il white spirit più cool il GT, diventa personalissimo.
Il mio GT:
In un bicchiere tumbler alto con molto ghiaccio
– 50 ml Gordons Gin London Dry
– 1 fetta di Limone di Amalfi
– QB ( quanto basta di Acqua Tonica ) Schweppes