Il grande fascino del Castello del Catajo

Nel 1500, quando l’Europa era attraversata da guerre e battaglie, i capitani di ventura, con i loro eserciti di mercenari, si spostavano da un paese all’altro, vendendo i propri servigi al miglior offerente.
Tra questi comandanti si distinse Pio Enea I Obizzi, discendente di una famiglia di origini francesi, da tempo stabilitasi in Italia e arricchitosi notevolmente proprio grazie alle sue abilità militari.
Nel 1570, desideroso di ottenere un riconoscimento anche come potente uomo di classe e cultura, oltre che sul campo di battaglia, decise di fare un ingente investimento immobiliare e fece realizzare il nucleo centrale di quello che oggi è noto come Castello del Catajo, a Battaglia Terme, in provincia di Padova.

Nel secoli successivi la struttura subì continui ampliamenti e abbellimenti, tanto da diventare una delle più affascinati dimore rinascimentali italiane.
Dopo anni di spoliazioni ed abbandono, il castello, a seguito di un lungo e laborioso intervento di restauro ad opera dell’imprenditore padovano Sergio Cervellin, che lo ha acquistato nel 2016, è tornato a splendere in tutta la sua bellezza.
Saloni meravigliosamente affrescati dietro altissime mura merlate, giardini incantevoli che ospitano alberi secolari, giochi d’acqua, fiori, statue e persino un lago su cui galleggiano centinaia di ninfee e sul quale si specchia la bianca mole del castello, circondata dall’anfiteatro naturale dei colli Euganei.

Alcuni vollero far derivare il nome nientemeno che da quello del remoto “Catai”, il regno dell’imperatore della Cina visitato ma Marco Polo ma, molto più prosaicamente, il termine deriva da “Cà del Tajo”, ossia del canale artificiale su cui l’edificio si affaccia.

Il castello ospita anche eventi e persino matrimoni, ma può essere visitato nel pomeriggio di tutti i giorni feriali e, la domenica, anche al mattino.

La visita è emozionante e curata in tutti i particolari, grazie anche alla viva voce del direttore del complesso, Marco Moressa, che racconta ogni ambiente e ne spiega storie e dettagli grazie al QRcode scaricabile in ognuno dei punti d’interesse.

Sicuramente una gita “su e giù per il Veneto” da non perdere!

Per altre info: www.castellodelcatajo.it

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