Consapevoli e responsabili
In genere, il concetto di responsabilità viene associato al senso del dovere e a quello di colpa. In realtà, indica l’attitudine di rispondere ai pensieri, agli stati d’animo e alle situazioni che viviamo ogni giorno. La colpa è più un atto passivo, una reazione a una situazione che provoca disagio, mentre la responsabilità è la scelta di operare sulla propria realtà facendosi carico delle conseguenze derivanti da tale scelta. Le cose che facciamo e pensiamo producono degli effetti. È importante essere consapevoli dell’impatto che abbiamo sugli altri, riconoscere la nostra parte di responsabilità in ciò che accade evitando di cadere nel meccanismo della proiezione.
Solitamente, utilizziamo la proiezione per incolpare noi stessi per le emozioni degli altri o per incolpare gli altri di come ci sentiamo. In tali circostanze tendiamo ad assumerci la responsabilità di come si sentono gli altri, al punto da pensare che sia nostro compito renderli felici e alleviare il loro malessere. Diversamente, se pensiamo in termini di responsabilità pur preoccupandoci della felicità dell’altro, siamo consapevoli che questo peso non ricade completamente sulle nostre spalle.
Il concetto di responsabilità non implica adattarci agli altri o anteporre costantemente i loro bisogni ai nostri, ma sforzarci di costruire rapporti più equi e rispettosi basati sulla consapevolezza che tutti abbiamo la capacità di generare emozioni negli altri, così come gli altri, possono generare emozioni in noi.
Questa consapevolezza è ciò che ci permette di comunicare in modo assertivo, nel rispetto dell’altro, e di sviluppare la maturità necessaria per assumerci le nostre responsabilità e correggere i nostri errori. Essere responsabili comporta un atto di coraggio impegnandosi e adoperandosi per trovare le soluzioni adeguate a realizzare il proprio stato di benessere personale. È un passaggio dal vivere come spettatore, succube degli avvenimenti all’essere artefice del proprio presente e futuro.
Dovremmo prendere atto del fatto che non possiamo controllare tutto, lasciamo agli altri la responsabilità delle loro azioni, dei loro pensieri e della loro felicità. Occupiamoci, piuttosto, di essere responsabili di noi stessi e delle nostre azioni e adoperiamoci per fare delle scelte costruttive per noi e per la comunità nella quale viviamo.