Dipendenti o consapevoli?
Per strada è pieno di telefoni che portano in giro persone. E nessuno guarda più il cielo, nessuno guarda più il mondo. (Fabrizio Caramagna).
Siamo sempre di corsa e, quando ci fermiamo, tiriamo fuori lo smartphone; non osserviamo più quello che ci circonda e appare sempre più diffuso il bisogno di essere costantemente connessi alla comunità virtuale. Così perdiamo il contatto più prezioso, quello con la vita che accade nel qui ed ora, ma soprattutto perdiamo il contatto con noi stessi. L’uso dei dispositivi digitali è entrato prepotentemente nella vita relazionale di tutti, sia professionale che personale. L’immediatezza della tecnologia rende tutto accessibile all’istante, alterando la percezione del tempo e della distanza.
Sembra essersi perso il gusto dell’attesa e del silenzio come dimensione rigenerativa del sé. Assistiamo impassibili ad una massiccia onnipresenza dei dispositivi digitali nelle nostre vite, quasi fossero un prolungamento di noi stessi, senza i quali ci sentiamo persi. Essi esercitano il loro potere in svariati modi: permettendoci di poter lavorare ovunque, di essere sempre connessi con il mondo, di poter disporre di qualunque informazione in ogni momento, di riempire il tempo, la noia, il vuoto. Tutto ciò può diventare dipendenza se vi è una perdita del controllo sul proprio comportamento.
Gli studi evidenziano che la maggior parte delle persone controlla il cellulare almeno 150 volte al giorno e ogni volta che riceviamo una notifica ci vogliono mediamente 80 secondi per tornare con la mente a quello che stavamo facendo prima.
I segnali di allarme sono l’utilizzo compulsivo, la sensazione di non poterne fare a meno e quando tale comportamento interferisce significativamente con le proprie attività. Sarebbe utile riflettere su COME e QUANTO li usiamo. Provate, per esempio, a contare quante volte prendete il cellulare in una giornata. È dimostrato che chi riesce a stare lontano dai dispositivi è meno stressato e si sente meglio;
per questo è bene cercare di vivere dei momenti detox dagli stessi. Le innovazioni tecnologiche ci offrono più stimoli e più possibilità. Questo può aiutarci a vivere meglio, ma ci espone anche a dei rischi. Possiamo essere burattini manovrati dai dispositivi o consapevoli fruitori di strumenti innovativi, la scelta dipende solo da noi.