Forza di volontà: un muscolo da allenare
Smettere di fumare, mettersi a dieta, fare attività sportiva, studiare di più, sono tra i grandi classici dei buoni propositi. E sono anche obiettivi difficili da raggiungere perché richiedono una bella costanza. Iniziare può essere facile, la cosa complicata è avere abbastanza forza di volontà per continuare. La stessa decisione di iniziare qualcosa dà la forza di volontà sufficiente per cominciare a farla. Tuttavia, la motivazione e le buone intenzioni possono svanire con il passare del tempo. In psicologia la forza di volontà ha una moltitudine di significati come la capacità di resistere alle tentazioni, di raggiungere i traguardi della vita, di autocontrollo e autodisciplina, …
Coloro che hanno sviluppato una buona forza di volontà, mediamente, sono più felici e più soddisfatti. A dimostrarlo il famoso test dei marshmallow condotto dallo psicologo Walter Mischel su un gruppo di bambini di 4 anni. Il ricercatore presentava a ciascun bambino un piatto di marshmallow, dicendo poi che si sarebbe dovuto assentare per qualche minuto. Il bambino poteva scegliere se prendere subito un marshmallow oppure aspettare il ritorno del ricercatore e prenderne due. I risultati del test dimostrarono che gli individui che avevano dimostrato più forza di volontà erano diventati studenti migliori degli altri e in generale sembravano più bravi nel pianificare, gestire lo stress, nel restare concentrati.
E mostravano una migliore autostima rispetto agli altri. Questa è la tipica situazione di conflitto in cui ci troviamo quando dobbiamo scegliere tra una gratificazione immediata e un risultato, magari più importante, nel futuro. Meglio una fetta di torta adesso o la soddisfazione di rimettermi quei jeans taglia 42 tra sei mesi?
Il conflitto dipende dal fatto che nella nostra testa entrano in gioco due diverse modalità di prendere decisioni: una istintiva e abitudinaria (slurp la torta è buona) e l’altra legata all’intelligenza e alla volontà (voglio seguire una dieta per migliorare il mio benessere).
La forza di volontà, infatti, non è altro che la capacità di ritardare una gratificazione. Rinuncio a qualcosa che mi fa stare bene nell’immediato, in nome di un vantaggio superiore che mi aspetta nel futuro.
Anche se è vero che “volere è potere”, ci sono sempre delle piccole sfumature da tenere in considerazione. Potremmo quindi modificare l’affermazione in volere è sapere quali strategie mettere in pratica per raggiungere quello che voglio e che posso ottenere con un atteggiamento realista. Nello specifico, ci sono tre elementi che indeboliscono la forza di volontà: lo STRESS, l’AUTOCRITICA e le TENTAZIONI.
Gli stili di vita frenetici di oggi ci portano ad essere costantemente distratti e in cerca di nuovi stimoli. Per allenare la forza di volontà è necessario potenziare la nostra presenza mentale ovvero la capacità nel momento presente di riconoscere ciò che stiamo facendo mentre lo stiamo facendo. La forza di volontà può essere considerata come un muscolo. Se solleva troppi pesi presto esaurisce la sua forza e si deve riposare.
Però, proprio come un muscolo, può diventare più forte se allenato nel modo giusto. Bisogna trovare un’armonia tra il fine e i mezzi, imparando a conoscere i nostri punti forti e i punti deboli, elaborando delle strategie e trovando il modo di compensare le attitudini e i limiti personali. E se in certi momenti sentiamo di non avere abbastanza forza di volontà, possiamo comunque interrogarci sul perché. Stiamo facendo qualcosa che davvero vogliamo? Lo sforzo che stiamo facendo vale la pena? Non dimentichiamo che il processo di educazione non si esaurisce mai, di fatto la vita ci sorprende di continuo con situazioni inaspettate che ci obbligano a riorganizzare lo scheletro della nostra traiettoria personale e quindi la nostra volontà. L’educazione della volontà è un processo senza fine.