Il sabotatore
Ognuno di noi possiede quella voce interna che mette in dubbio le nostre capacità, che si fa sentire per segnalare che non abbiamo fatto abbastanza bene e mina la nostra autostima. Si tratta di una voce interiore, difficile da contrastare che può condizionarci quando ci accingiamo a prendere delle iniziative. Quando il critico interiore muove i suoi attacchi diventa arduo fare quello che desideriamo, provare a concretizzare le nostre aspirazioni, perché siamo frenati dal timore di non farcela. Il critico interiore nasce come un meccanismo protettivo e si sviluppa nell’infanzia per facilitare l’adattamento al mondo circostante.
A volte, questa voce può diventare molto intensa e continua, come se ci fosse un personaggio che vive nella nostra testa, il cui compito principale è di scoraggiarci in qualsiasi circostanza e di affossare ogni iniziativa. Di per sé non è cattiva, ma ci critica e ci giudica in base a parametri che derivano da condizionamenti familiari, sociali e culturali. Tendiamo ad interiorizzare i messaggi negativi che ascoltiamo da piccoli, magari quelli di uno dei genitori che era troppo severo o di un insegnante poco comprensivo, oppure dei compagni che si prendevano gioco di noi. Siamo soliti a giudicarci carenti, spesso inadeguati. Raramente ne siamo consapevoli, ma i nostri giudizi possono influenzare ogni aspetto della vita, sia professionale che personale.
L’approccio migliore per neutralizzare la voce critica interiore è riconoscerla come una parte di noi stessi rendendola nostra alleata e amica, trasformarla in un mentore, una guida protettiva che ci supporta.
Abbiamo bisogno di una voce interiore incoraggiante, che ci aiuti a cimentarci in cose nuove, permettendoci di cogliere le opportunità che la vita ci offre. Il mentore interiore, a differenza del critico, mette l’accento sulle nostre risorse, ci aiuta a trovare motivi per agire piuttosto che per rinunciare a priori nel timore che le cose non vadano come speriamo. Combattere il sabotatore interiore e liberarsi dall’autocritica non significa diventare immuni agli errori o alle difficoltà, ma imparare a trattarsi con gentilezza e rispetto, riconoscendo il proprio valore intrinseco. Solo così possiamo correggere i nostri errori e cambiare atteggiamenti poco costruttivi, dando un senso anche agli eventi negativi che sono scaturiti dai nostri sbagli ed andare avanti!









