Lo stress come amico

“Le difficoltà spezzano alcuni uomini ma ne rafforzano altri.” Nelson Mandela

Siamo sottoposti ogni giorno a situazioni che più o meno ci attivano e molto spesso più del dovuto, soprattutto in questo periodo molti si sentono sopraffatti dalla condizione che stiamo vivendo. Ci sentiamo stressati, stanchi e sentiamo la necessità di combattere questo stress in quanto rappresenta qualcosa di nocivo per la nostra salute fisica e mentale. Ma siamo sicuri che lo stress sia sempre un nemico?

Lo stress causa, senza dubbio, una serie di problemi di salute, rende meno produttivi, peggiora le relazioni, ma lo stress è anche una componente costante delle nostre vite e non solo delle vite di chi vive freneticamente di corsa, tra lavoro, impegni, bambini, gatto, cane, cocorita, spesa, bucato, report da scrivere, … La verità è che anche se riusciamo a condurre una vita tranquilla, lo stress fa parte della vita stessa, nel bene e nel male.

Ridurre lo stress diventa un ulteriore stress.  Ma se non possiamo farne a meno, è il momento di entrare in relazione con lui, di farcelo amico e di capire che ogni tanto possiamo anche, semplicemente, accettare di essere stressati. Le recenti ricerche scientifiche suggeriscono che lo stress è collegato positivamente con la nostra produttività, possiamo quindi renderlo utile e facendo in modo che non ci faccia male.

La vita è imperfetta. Anche la natura lo è. Lo sono le relazioni e le persone che amiamo.

Tutto questo può essere accettato e diventare parte di quello che viviamo o possiamo farne il nostro personale inferno.  La scienza del “mindset” teorizza che il nostro mondo sia composto per il 20% dai fatti che ci accadono, e per un buon 80% da come ci poniamo di fronte a essi. È così che, partendo dalla stessa esperienza, possiamo intraprendere un percorso che sfocerà in gioia o dolore, si tramuterà in crescita o paralisi, ci darà gratificazione oppure insoddisfazione.

Se impariamo a coltivare idee anche leggermente diverse da quelle abituali, saremo anche indotti a mettere in campo azioni differenti dalle solite, a sviluppare le nostre migliori risorse. Probabilmente metteremo in atto comportamenti poco distanti da quelli precedenti, ma tante piccole differenze ripetute nel tempo produrranno un’enorme differenza nella persona che diventeremo a lungo termine. In tale ottica lo stress può trasformarsi nel nostro migliore ALLEATO di sempre. .

Questa posizione sembrerà insostenibile soprattutto a coloro (la maggior parte di noi) che hanno un rapporto conflittuale con le proprie sensazioni spiacevoli. D’altronde, il modello proposto dall’attuale società prevede di “stare bene” sempre e a qualsiasi costo, di tenere alla larga i vissuti più scomodi e ingombranti e di cercare cure capaci di mettere a tacere dolori e sofferenze. Ma è davvero questa la strada che ci aiuterà a crescere? Oppure, imparare ad ascoltare quelle parti di noi che temiamo può essere la soluzione per resistere agli urti della vita, sfruttandoli a nostro vantaggio?

Ma è davvero questa la strada che ci aiuterà a crescere? Oppure, imparare ad ascoltare quelle parti di noi che temiamo può essere la soluzione per resistere agli urti della vita, sfruttandoli a nostro vantaggio?

È questo il caso dello stress: se lo combattiamo e lo viviamo in maniera limitante e disfattista, esso finirà per ucciderci. Ma se comprendiamo che è il segno di una vita piena di significato, nella quale quel che facciamo ci sta a cuore, allora può diventare uno strumento per affrontare al meglio le prove che incontreremo sul nostro cammino. Il lato positivo dello stress ci insegna che cambiare il modo di vedere lo stress è alla portata di tutti, a condizione che noi per primi siamo disposti ad attuare il cambiamento. Occorrerà mettere in discussione i pregiudizi che questa parola evoca in noi, interrogarsi sui motivi per i quali ci sentiamo sotto pressione e imparare che è più utile “occuparsi di” piuttosto che “preoccuparsi di”.

È una psicologa clinica, psicoterapeuta sistemico – relazionale, mediatore familiare e terapeuta E.M.D.R. Svolge la libera professione a Jesolo, oltre all’attività di consulenza e terapia rivolta al singolo, coppia e famiglia, si occupa di formazione in collaborazione con Enti pubblici e privati. Si occupa anche di supervisione e coordinamento di strutture per l’infanzia 0-6 anni. Per scrivere a Petra Visentin: petravisentin@gmail.com

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