Sbagliando si cresce
La paura di sbagliare è insita in ognuno di noi, ma senza errore non si cresce. L’errore dovrebbe essere lodato, non punito, commesso, non soffocato. Sbagliare fa parte della natura umana, tuttavia, quando ci si approccia ad una prestazione importante contemplare ed accettare l’errore diventa difficile. La paura di fallire e la preoccupazione per le conseguenze può bloccare lo sviluppo di nuove idee e, più in generale, il cambiamento. Il detto “sbagliando s’impara” è una grande verità, ma non sempre lo applichiamo, anzi, la sola idea di sbagliare ci mette i brividi, sale l’ansia, peggiora il nostro umore.
Di fatto, siamo programmati per provare emozioni spiacevoli quando commettiamo un errore e per mantenere l’attenzione sulle cose negative che ci accadono piuttosto che su quelle positive. Dal punto di vista evolutivo, questo serve per non dimenticare le conseguenze negative dei nostri errori e per essere più motivati ad imparare dagli sbagli commessi, migliorando il nostro adattamento all’ambiente.
Dagli errori possiamo capire chi siamo, cosa vogliamo, cosa invece no, perché loro ci parlano, solo che a volte non vogliamo starli a sentire.
Parlano della nostra reale intenzione, della disponibilità a cambiare, del desiderio di sperimentare e perdere il controllo, ma parlano anche della vergogna e dei timori. Il problema NON è sbagliare, ma cosa ci facciamo con quell’errore. Ogni sbaglio può essere una lezione per domani. Il nostro cervello, infatti, è più predisposto ad imparare dagli errori piuttosto che dai premi e dalle gratificazioni. Le ricerche scientifiche hanno evidenziato che chi riesce a riconoscere l’errore e vi trova l’insegnamento, attiva dentro di se gli stessi meccanismi neurologici della ricompensa.
Al contrario, chi non ammette l’errore avvia meccanismi di evitamento. Ed è proprio questa differenza a far sì che, chi è in grado di ammettere i propri errori sia poi in grado di rimettersi in gioco per raggiungere i propri obiettivi. Ignorare l’errore o non cercare di correggerlo significa perdere l’opportunità di apprendere e migliorare. Se non facciamo errori, stiamo sbagliando qualcosa. Non stiamo crescendo, non progrediamo, ci siamo fermati. Si fallisce solo quando si smette di provare, perché nella vita bisogna imparare a perdere per vincere.