L’uomo che sussurrava ai cani
È possibile far convivere 39 cani non dello stesso nucleo familiare senza che litighino? Quando ho visto questa foto scattata all’asilo per cani di Thomas Postogna, “Il Salotto di Mafalda”, a Trieste, mi sono chiesta se questo non fosse un fotomontaggio. Così ho chiesto a Thomas il suo segreto.
«Segreto? La verità è che il cane è un essere sociale e si nutre della relazione con i suoi pari, permettendogli, così, di vivere una vita serena senza lacune comportamentali. Purtroppo, troppo spesso i nostri amici a quattro zampe non hanno la possibilità di cooperare e conoscere i propri pari liberamente senza obblighi morali verso i propri padroni. Questo è possibile in un ambiente come il nostro, in cui la relazione coinvolge esclusivamente i propri pari e gli operatori cinofili. Il nostro lavoro si articola in diverse fasi, dalla selezione dei cani, alla parte operativa.
Ogni fase è programmata su basi scientifiche che riguardano l’etologia (studio del comportamento animale) e l’educazione cinofila, che hanno come principio guida la felicità del cane ed il suo benessere psicofisico. La settimana è divisa in classi, ognuna delle quali possiede delle specificità. Esiste la classe dei cuccioli, quella degli “introversi” che comunicano meno bene di altri, la classi degli “esuberanti”, dei “paurosi”. La selezione va pensata in base all’ età evolutiva del singolo cane».
Suddividere per unire.
«Suddividiamo i cani in bianchi, grigi e neri, colori che non fanno riferimento al pelo, ma alle caratteristiche comportamentali del cane. I cani “bianchi” possono essere inseriti in qualsiasi giornata perché abili nella comunicazione, quelli “grigi” vanno inseriti nella classe che meglio risponde alle loro esigenze, mentre quelli “neri” devono essere seguiti più intensamente in quanto presentano lacune comportamentali».
Equilibrio a giorni alterni.
«Anche se la settimana è suddivisa in classi specifiche, esse devono essere eterogenee e bilanciate. Se, ad esempio, oggi è la giornata dei cani “esuberanti”, bisogna controbilanciare con cani più calmi, per un perfetto equilibrio. Ed ecco spiegato il segreto della foto: tutta questione di equilibrio ed amore».