Boho-chic

Chloè durante la fashion week ha probabilmente inaugurato il grande ritorno di uno stile che è iniziato negli anni ‘70, per poi tornare nei primi anni 2000 e riaffermarsi, forse, anche nel 2024, dopo una lunga pausa. Sto parlando del Boho-chic, che è un mix tra lo stile hippy e lo stile bohemien. All’inizio di questo secolo le rappresentanti ufficiali erano indubbiamente Sienna Miller, Kate Moss e le gemelle Olsen e, ovviamente, il Coachella era il luogo in cui il Boho-chic arrivava al suo massimo livello.

Ciò che più rappresenta questo stile sono sicuramente stampe etniche e floreali, il pizzo, le frange, gli stivali scamosciati, i tessuti morbidi, leggeri e svolazzanti, i maxi accessori, e vestiti e gonne lunghi con texture particolari. Chloè ha da sempre dominato questo trend e lo riporta in auge quest’anno, ma in modo più fresco e delicato, rivisitandolo, senza però stravolgerlo.

Quello che però davvero sta tornando, forse, non è il Boho-chic in sé, ma le vibes e le sensazioni che trasmette. La leggerezza e delicatezza dei tessuti, i colori e le stampe che si indossano sono rappresentativi di un ideale di divertimento, freschezza e giocosità. Il boho-chic si contrappone al quiet luxury e a quel filone della moda molto più impostato, che si rifà invece agli anni ‘50 e ‘60.

Dopotutto il Boho-chic è figlio della moda ma, soprattutto, delle mentalità degli anni ‘70, in cui c’era un forte desiderio di libertà e di distacco dalle tradizioni e convenzioni degli anni passati. Il mondo della moda ha, forse, bisogno di rivivere ancora quella sensazione di delicatezza, divertimento e rilassatezza e di liberarsi dalla pesantezza accumulata. Si spera che il Boho non diventi l’ennesimo trend che sparisce dopo qualche settimana, ma che possa piuttosto ritornare ad essere uno “stile di vita” e una mentalità.

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