I 50 anni della Bonetto Grandi Impianti
Tutto iniziò con una intuizione di Luciano Bonetto. Che è un po’ la sintesi dell’imprenditoria del Nord-Est, fatta di tanto lavoro, lungimiranza, voglia di rischiare e azzardare. Luciano, che da un paio d’anni non c’è più, anche se la sua figura e i suoi insegnamenti sono ben presenti in ogni momento, faceva l’elettricista: ha, poi, fondato quella che, nel tempo, è diventata una delle aziende più importanti del territorio per la fornitura di macchine per la ristorazione.
DA ELETTRICISTA A IMPRENDITORE
Luciano Bonetto lavorava con lo zio a San Donà di Piave, come elettricista. Gli piaceva quel mestiere, ci metteva molta passione e dedizione. E vedeva che poteva avere uno sviluppo ancora più grande di quanto stava già facendo. E così, nel 1971, decide di salutare e ringraziare lo zio e di mettersi in proprio. In piazza Milano, vicino a Ottica Jone, apre il negozio dedicato alla vendita (e riparazione) di radio e tivù assieme alla moglie Maria Rosa Ros e con l’allora apprendista Fabio. È stato il primo ad avere le televisioni a colori. Un evento. Incredibile la gente che si fermava a guardare la tivù accesa posizionata in vetrina, per quello che sembrava un piccolo miracolo della tecnologia.
L’EVOLUZIONE
Dopo tre anni, cogliendo anche le opportunità derivanti dal mondo del turismo, l’azienda si amplia, abbracciando anche il settore delle macchine per la ristorazione. Le soddisfazioni negli anni sono state tante. Come tanti sono gli hotel (ma non solo), anche di prestigio, che si sono affidati a questa azienda, per rifornirsi di macchinari di alta qualità. Non solo a Jesolo: alla storia sono passate le trasferte a Venezia, con le attrezzature portate in giro, naturalmente a bordo dei barchini. Nel 1987 è entrato in azienda anche il figlio Amedeo e, nel 1992, anche la figlia Eleonora. Un chiaro esempio di una famiglia al servizio del turismo della città.