Cavallino-Treporti, tra natura e storia della Grande Guerra
Percorso – Faro di Punta Sabbioni e la Via dei Forti
Itinerario: Jesolo-Cavallino-Treporti-Punta Sabbioni-Jesolo
Difficoltà: facile
Lunghezza: 48 km
Dislivello: 22 m
Attrezzatura: gravel bike – bici strada – city bike
Una ciclo escursione verso Cavallino-Treporti, a due passi da Jesolo, tra natura e storia della Grande Guerra che, in questi luoghi, ha lasciato il segno tra i ricordi dei nostri nonni. Partiamo da Jesolo, verso Ovest, percorriamo la ciclabile del centro del Lido, fino a Piazza Nember, per poi dirigerci verso Cavallino-Treporti superando il ponte sul fiume Sile, proseguendo sulla bella ciclabile del Casson, che costeggia l’omonimo canale, nel passato porta principale per entrare in laguna e nella città di Venezia.
La ciclabile termina nella piazza centrale di Cavallino. Da qui si prosegue, tenendo la destra, su via Pordelio costeggiando la splendida laguna che ci regala luci e colori unici.
Dopo la località di Treporti, che lasciamo sulla nostra destra, proseguendo sempre sulla via Pordelio, raggiungiamo la prima installazione bellica, il “Forte Vecchio”, costruito dagli Austriaci tra il 1845 e il 1851, pare sul sedime di un precedente forte Francese, di fronte a San Nicolò a difesa della laguna.
Arrivati a Punta Sabbioni continuiamo a pedalare verso la spiaggia; raggiungiamo, così, il Faro Pagoda nell’estrema punta della bocca di porto del Lido, tra mare e laguna.
Siamo arrivati alla metà del nostro percorso: da qui cominciamo il nostro ritorno passando per altri due luoghi storici della Prima Guerra Mondiale.
Prendiamo via Montello sulla nostra destra e dopo qualche chilometro raggiungiamo la “Batteria Amalfi”, una delle più importanti opere militari costruite nel Litorale a difesa di Venezia: fu edificata in soli diciassette mesi, tra il 1915 e il 1917, armata con cannoni che potevano colpire fino a 20 km di distanza.
Ripartiamo. Superiamo Cà Savio e arriviamo alla “Batteria Vettor Pisani” completamente restaurata. Un forte che ci riporta indietro nel tempo. Armata in modo più leggero rispetto all’Amalfi, con obici a gittata inferiore e di concezione ancora ottocentesca, deve il suo nome al Capitano Generale da Mar che, nel 1380, sconfisse la flotta Genovese a Chioggia alle porte di Venezia.
Proseguiamo il nostro tour attraverso la ciclabile di via Fausta. Passiamo tutto il litorale del Cavallino, il ponte sul fiume Sile e facciamo ritorno a Jesolo e … Felici in bici!