Fra le “bellussere”

Percorrendo la strada che da Ponte di Piave porta a Ponte della Priula ci si immerge in un momento storico della viticoltura veneta. Viti alte dalle imponenti chiome, stese a disegnare un reticolo ordinato. Si tratta della “Bellussi” un sesto di impianto diffuso nel territorio nel dopoguerra. Successivamente abbandonato per sistemi di allevamento più moderni è rimasto in alcune aziende come simbolo della tradizione. Marino Cecchetto con la Azienda Cà di Rajo destina questo modo di allevare la vite ad alcune sue produzioni di nicchia. I nipoti hanno saputo coniugare questa tradizione con la moderna tecnica enologica dando vita a vini di alto lignaggio fra i quali spicca Iconema, un Piave Bianco da uve Tai di inaspettata eleganza. Merita sicuramente una visita e una passeggiata all’ombra delle chiome delle “bellussere”

Sommelier professionista

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