I vini che vengono dall’Inferno
Un’altra zona di produzione vitivinicola a carattere eroico molto importante e particolarmente conosciuta, è la Valtellina. In provincia di Sondrio si estende la più grande area terrazzata vitata d’Italia. Muretti a secco, per circa 2.500 chilometri, contengono le produzioni di alcune fra le più ardue al mondo. Valtellina Superiore DOCG, con le sottozone Grumello, Inferno, Sassella, Valgella e Maroggia, è l’indicazione da cercare in etichetta. Vini eleganti e complessi che nascono da uve Nebbiolo, localmente chiamato Chiavennasca. Frutti rossi e spezie che evolvono in note di grandi bouquet con l’affinamento. Gemma assoluta del territorio è la versione ottenuta dall’appassimento della Chiavennasca, lo Sfursat. Concentrazione di frutta rossa matura e spezie dolci come vaniglia e cannella, finale di liquirizia e rabarbaro. Struttura che trova, nei grandi formaggi d’alpeggio a lungo affinamento, il connubio ideale. Dalla storica azienda Arpepe di Isabella, Emanuele e Guido Pelizzatti, agli innovativi e quasi provocatori Michele Silvestri e Patrik Paruscio con la loro BastianCuntrari, un mondo variegato ricco di sfumature Amaranto.