Le nostre perle storiche e architettoniche

Quando pensiamo a borghi medievali, cinta murarie e torri merlate ci vengono in mente la Toscana, o magari le Marche. Anche il Veneto, però, nonostante gli strazi della grande guerra, della corsa sfrenata all’industrializzazione e all’urbanizzazione massiccia del territorio, conserva incredibili perle storiche e architettoniche che, magicamente, ci riportano all’epoca dei Comuni e delle Signorie, a Dante Alighieri, il Sacro Romano Impero e il potere secolare della Chiesa.

Facciamo, quindi, un salto indietro nel tempo e visitiamo tre meravigliose città murate della nostra regione.

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Siamo nella provincia di Padova ed entriamo a Montagnana, che ha una delle cinte murarie più spettacolari e meglio conservate del nord Italia. Questi imponenti bastioni, che risalgono al XIV secolo, sono intervallati da ben 24 torri e custodiscono un centro storico raccolto e molto ben conservato, nel quale si possono visitare il Duomo di Santa Maria Assunta ed il castello di San Zeno. Siamo nella provincia di Padova ed entriamo a Montagnana, che ha una delle cinte murarie più spettacolari e meglio conservate del nord Italia. Questi imponenti bastioni, che risalgono al XIV secolo, sono intervallati da ben 24 torri e custodiscono un centro storico raccolto e molto ben conservato, nel quale si possono visitare il Duomo di Santa Maria Assunta ed il castello di San Zeno

Al centro della città sorge il massiccio castello Carrarese, realizzato nel 1300 sulle rovine di una precedente fortezza e che, circondato da un magnifico giardino, non ha nulla da invidiare ai più celebri manieri medievali del centro Italia.

Concludiamo il nostro tour tra le città medievali della provincia di Padova attraversando Monselice, un  centro fortificato già in epoca bizantina, ora circondato da mura e torri che risalgono all’epoca degli scontri tra i Carraresi ed il Veronese Cangrande della Scala, protettore di Dante Alighieri che, riconoscente, lo colloca nel XVII canto del Paradiso.

Anche qui troviamo un castello, risalente all’anno mille ed ampliato da Ezzelino da Romano: un altro rimando al sommo poeta, che pone il tiranno della marca trevigiana nel primo girone dell’inferno.

La via sacra a Monselice

Dal centro della cittadina si inerpica sulla collina la cosiddetta via sacra, un sentiero pavimentato fatto realizzare agli inizi del ‘600 dalla famiglia veneziana dei Duodo. Lungo la salita, molto pittoresca e dalla quale si gode di un panorama bellissimo, vennero edificate sei chiesette, in realtà piccola cappelle, cinque delle quali conservano altrettante opere di Jacopo Palma il Giovane.

Al termine del sentiero, sulla cima del colle, sorge la settima chiesa, dedicata a San Giorgio, a fianco della scenografica Villa Duodo, collocata ad una delle estremità del piazzale, che ha al centro una fontana in pietra.
Dal lato del monte si inerpica un’altra scalinata, di grande effetto, lungo la quale si possono ammirare le statue delle Quattro Stagioni.

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