Rolle, un gioiello incastonato in un paesaggio da sogno

Un paesaggio unico al mondo, affascinante sia sotto l’aspetto ambientale che dal punto di vista storico-culturale: in provincia di Treviso, direzione est-ovest, da Vittorio Veneto a Valdobbiadene, si stendono le Colline del Prosecco, dal 2019 inserite nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. All’interno di questo meraviglioso angolo di Veneto, corre quella che è nota come “la strada del prosecco”, tra Conegliano e Valdobbiadene, dove appunto viene coltivata la vite che produce l’uva Glera, da cui si ricavano il prosecco e, in misura molto minore, il Cartizze. Lungo questa strada, tra colline fitte di viti, case coloniche, cantine, agriturismi, ristoranti e piccoli borghi, si trova Rolle, piccolissima frazione del più celebre comune di Cison di Valmarino, noto soprattutto per ospitare la grandiosa fortezza di Castelbrando.

Rolle è un minuscolo gioiello, incastonato in questo paesaggio da sogno, che cambia meravigliosamente aspetto e colore ad ogni stagione: dal verde della primavera, ai giallo-rosso dell’autunno, alle varie sfumature di marrone e del verde più scuro dell’inverno. Tutelato dal Fai dal 2004, il borgo di Rolle è ricordato nelle poesie di Andrea Zanzotto, che definisce il paesino come “una cartolina inviata dagli dei”. Al centro del piccolo borgo sorge la chiesa dedicata ai santi Giacomo e Filippo e, a due passi, il ristorante Da Andretta, che propone un ambiente d una cucina raffinati e curatissimi, all’altezza dei vini per i quali la zona è giustamente famosa nel mondo.

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